Siamo dentro a un computer? La nostra realtà è un sistema digitale altamente performante che simula in modo perfetto la vita sulla Terra?
Queste sono domande che hanno cominciato a sorgere sempre più spesso nella mente della gente sin dall’uscita del film Matrix, nel 1999.
Oggi parleremo un po’ di queste teorie e della scienza dietro a questo film.
Siamo dentro a un computer? Cosa dice Matrix
Abbiamo parlato di intelligenze artificiali nella nostra ultima live sul canale YouTube, ipotizzando un futuro in cui i robot giocheranno un ruolo fondamentale nella nostra società tanto da generare delle lotte per i loro diritti.
Questo è sicuramente un futuro possibile, così come lo è quello mostrato in Matrix: per chi non avesse visto questo film, viene rivelato che in realtà siamo dentro a un computer. Matrix è proprio questo: una simulazione a cui sono collegati tutti gli esseri umani che vengono così “coltivati dalle macchine”.
Dopo una guerra civile tra umani e macchine, infatti, i primi hanno oscurato il Sole nel tentativo di privare le macchine della loro energia e quest’ultime hanno utilizzato propri i corpi umani come generatori di corrente.
Morpheus, uno dei personaggi chiave del film, dice che il corpo umano emette più elettricità di una batteria da 120 volt e produce più di 6 milioni di calorie.
Ma questo è vero?
L’inefficienza dalla vita umana
Date queste premesse, ci viene detto praticamente che le macchine erano alimentate a luce solare (altrimenti non si spiega perché gli umani avrebbero dovuto oscurare il Sole, rendendo la Terra un luogo inospitale per la vita umana) e che hanno usato gli esseri umani come batterie da allora.
Ma le leggi della termodinamica non sono molto d’accordo con quanto viene detto: l’energia non può essere né creata né distrutta, ma solo trasformata. Ogni forma di alimentazione che usiamo per caricare una batteria trae la propria energia da qualcos’altro.
Il vento per le pale eoliche, il Sole per i pannelli fotovoltaici e molto altro ancora.
Se è vero che il corpo umano trasforma in energia le sostanze che vengono introdotte al suo interno (per questo mangiamo per vivere), l’utilizzo di un corpo come generatore di corrente è molto poco funzionale.
Se siamo dentro un computer, infatti, possiamo considerare che il nostro corpo fisico sia in uno stato di perenne riposo (come viene mostrato nei campi nominati da Morpheus), ma anche in questo caso il corpo umano continuerebbe a consumare calorie, piuttosto che generarle.
Un corpo umano a riposo brucia circa 1500 calorie al giorno (senza contare quante calorie aggiuntive potrebbe consumare un cervello costantemente stimolato da una realtà virtuale), creando un deficit a cui le macchine devono costantemente provvedere.
Anche se, grazie a una particolare sostanza creata dalle macchine, l’alimentazione dell’uomo fosse perfetta e infinita, l’energia così prodotta sarebbe piuttosto irrisoria rispetto ad altre soluzioni a disposizione delle macchine.
Siamo dentro un computer o siamo NOI il computer?
Le macchine, infatti, avrebbero potuto tranquillamente puntare all’energia nucleare (i cui principali rischi come le scorie non rappresentano un problema per la loro vita) o trovare un modo per superare la coltre di nubi che oscura il Sole.
Entrambe si sarebbero rivelate essere soluzioni molto più performanti rispetto alla coltivazione degli esseri umani.
Quindi perché creare Matrix? Ci sono diverse teorie a riguardo e in molti pensano che le sorelle Wachowski abbiano semplificato la spiegazione dietro alla coltivazione umana poiché troppo complessa per l’epoca.
Una teoria dice che siamo dentro a un computer poiché le macchine seguono comunque un imperativo dettato dalle leggi della robotica, che spinge loro a preservare la vita umana. “Ma le macchine uccidono gli umani in Matrix!” è una giusta osservazione, ma per una macchina l’imperativo potrebbe essere tutelare l’umanità come organismo, mutilando le parti che lo minacciano (come gli umani usciti dalla simulazione che tentano di distruggerla).
Un’altra teoria sostiene che le macchine alleverebbero gli esseri umani come generatori di idee: le intelligenze artificiali, infatti, sono in grado di imparare e migliorare ma non di sviluppare una mente creativa e rischierebbero di rimanere bloccate in un loop senza la scintilla umana.
Siamo dentro a un computer che simula perfettamente la nostra realtà così che la nostra mente possa agire nel modo più naturale possibile e possa così essere utilizzata dalle macchine.
Tutte teorie interessanti che per molti hanno più senso rispetto a quella originale.
In conclusione
Siamo dentro un computer o no? Purtroppo, non possiamo dare una risposta a questa domanda: Elon Musk sostiene che la possibilità di vivere in una simulazione sia di una in miliardi, mentre altri scienziati hanno ridotto questa percentuale a un mero 50/50.
La certezza è che è meglio non vivere la propria vita nell’ansia per questo pensiero, ma trarre il meglio da ciò che ci viene offerto.