Cosa cambia tra Full HD e 4K? Quali sono le risoluzioni più comuni e cosa cambia tra una e l’altra? Scopriamolo insieme!
Prima di scoprire le più recenti risoluzioni adattate ai nostri schermi, è necessario fermarci un attimo e ricordare quali sono i valori che vanno tenuti a mente parlando di risoluzione.
Abbiamo:
- Standard Video: questo è il nome che viene dato alla risoluzione, solitamente si tratta del numero di pixel lungo l’asse verticale dello schermo (ma non sempre).
- Risoluzione: il rapporto tra numero di pixel lungo l’asse orizzontale e lungo l’asse verticale. Molte risoluzioni vengono usate al posto del nome dello standard video e in base a questi due numeri (moltiplicandoli tra di loro) è possibile capire quanto pixel sono contenuti da uno schermo o un’immagine.
- Rapporto d’aspetto: come indica il nome, si tratta del rapporto (ovvero delle proporzioni) tra asse orizzontale e verticale. Nei nuovi schermi è quasi sempre un 16:9 (infatti chiamati sedici-noni) o 16:10, mentre in passato si trovavano altri rapporti (uno dei più comuni era il 4:3).
Curiosità: questo è il motivo per cui, nel vedere vecchie serie TV sui nuovi schermi, non è raro che siano accompagnate da delle barre nere laterali. Le nuove televisioni sono in 16:9 (rettangolari) mentre le vecchie serie sono in 4:3 (più quadrate).
Ci sono poi altri aspetti come la profondità del colore e i fotogrammi al secondo, ma sono elementi secondari.
Vediamo quindi quali sono le risoluzioni standard più utilizzate e quali sono le differenze tra un Full HD e un 4K.
Il 4K e l’8K
Uno degli strumenti più comodi per riscoprire vecchie risoluzioni, è proprio YouTube: nella sezione della scelta della qualità, infatti, troviamo una grande varietà di risoluzioni che (pur mantenendo sempre il rapporto d’aspetto originale) riducono la qualità del video.
Quello che fa YouTube è infatti scomporre l’immagine in meno pixel, così che sia meno gradevole ma più leggera per le connessioni non performanti.
Il valore minimo è 144p, il quale oggi è completamente inutilizzato. Salendo troviamo il 240p, che come abbiamo detto indica il numero di pixel sul lato verticale. Questo standard avrebbe originariamente una risoluzione di 320×240, con un rapporto di 4:3.
Salendo troviamo il 360p (640×360) il 480p (720×480) fino ad arrivare alle prime forme di alta definizione.
Il 720p, infatti, prende il nome di HD e presenta una risoluzione che può variare. In genere è 1280×720, 1360×768 e 1366×768. Per quanto il numero totale di Pixel cambi, chiaramente, tutte mantengono lo stesso rapporto di 16:9.
Il 720p, tra le altre cose, permette di raggiungere i 60 fotogrammi al secondo, per cui il grande uso nel campo dei videogiochi e dei video (grazie all’immagine più fluida).
La risoluzione che venne dopo, che è tutt’ora quella più utilizzata, fu il Full HD, ovvero il 1080p. Hai capito come funziona, ormai: 1920×1080 con un rapporto di 16:9.
Curiosamente ci fu un cambiamento con l’arrivo della tecnologia successiva (in realtà ce ne sono altre intermedie, ma stiamo parlando di quelle più comuni per l’utente generico), in quanto venne introdotto il 4K, ovvero 4000.
A differenza dello standard utilizzato fino a questo momento, il 4K prende il proprio nome dal numero di pixel lungo l’asse orizzontale, non quello verticale. Stiamo infatti parlando di una risoluzione pari a 3840×2160 (o 4096×2160 al cinema) con un rapporto di 16:9.
Questa scelta è stata probabilmente attuata per trasmettere l’idea di un balzo tecnologico maggiore rispetto alla tecnologia precedente, poiché in realtà siamo passati da 1080p verticali a 2160p. Guardandola in questo modo, la tecnologia ha raddoppiato il numero di pixel, mentre con la nomenclatura 4K sembra che l’abbia quadruplicata.
Lo stesso viene mantenuto per l’8K e il 16K che continuano a basare il proprio nome sul numero di pixel lungo l’asse orizzontali.
Per quanto questi numeri possano confondere e possa sembrare che non ci siano tante differenze, è sufficiente vedere il numero di pixel totali da una tecnologia all’altra. Già dall’HD al Full HD si nota una grossa differenza, con 921mila pixel da una parte e più di 2 milioni dall’altra.
Numeri che continuano a diventare sempre più impressionanti andando avanti con la tecnologia.