La tecnologia dedicata alle connessioni internet ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e continua a farli tutt’ora: nel giro di un paio di decenni siamo passati dalla storica velocità a 56k a connessioni che in alcuni punti raggiungono la velocità di 1Gb/s.
Con l’evoluzione della tecnologia, però, anche i termini utilizzati sono cambiati e spesso c’è un po’ di confusione su cosa voglia dire una determinata sigla e che velocità possiamo aspettarci dalla nostra linea.
FTTC, FTTH, ADSL, FTTS e altro ancora: cosa vogliono dire queste sigle e qual è il massimo a cui posso aspirare per la mia abitazione? Cerchiamo di fare un po’ di luce su questo argomento.
Vecchie connessioni e ADSL: l’utilizzo del rame
Avrai sentito spesso parlare di rame relativo alle connessioni veloci… perché? La vecchia tecnologia che ci permetteva di ottenere una manciata di byte al secondo utilizzava dei collegamenti in rame. Il primo grande avvento tecnologico che tutti ricordiamo fu quello dell’arrivo dell’ADSL. Questo particolare tipo di linea sfrutta lo stesso collegamento in rame, per questo ha avuto una diffusione capillare ovunque, anche nei centri più piccoli che solitamente hanno difficoltà di collegamento.
L’anello mancante tra ADSL e tecnologia successiva (quella che usiamo oggi) venne trovato nella tecnologia VDSL. Questo acronimo indica la Very-high-bit-rate digital subscriber line ed è un tipo di comunicazione via cavo che ha velocemente sostituito l’ADSL grazie alla possibilità di offrire velocità di banda asimmetriche che simmetriche.
La VDSL permette di raggiungere velocità molto più alte della tecnologia precedente, in particolare nella forma del G.fast, uno standard DSL che permette di raggiungere velocità impensabili all’epoca (anche 1 Gbit/s) sebbene su distanze molto ridotte.
Negli ultimi anni, però, si parla a gran voce della fibra ottica: sempre più persone la utilizzano nella vita di tutti i giorni con gioie e dolori: uno di questi è il non avere una corretta percezione sulla velocità di connessione che riceveremo.
Questo perché sebbene la Fibra Ottica prometta di ottenere velocità mai viste prima (anche di 1Gb/s, come abbiamo detto in precedenza), quella che solitamente arriva alle case non è una fibra “pura”, ma unita alla vecchia tecnologia del collegamento in rame.
Fibra ottica: differenza tra FTTC e FTTH
Il primo passo per non crearsi delle false aspettative e per sapere con esattezza che tipo di connessione andremo ad avere è quindi quello di capire che tipo di fibra arriverà alla nostra abitazione. Fortunatamente i provider danno tutte le informazioni di cui hai bisogno: solitamente viene proposta una velocità stimata per il tuo indirizzo, quando fai la prova online, la quale può essere affiancata dalla sigla corrispondente, se essa è FTTC, FTTH o altro ancora.
È bene quindi conoscere cosa vogliono dire queste sigle, ma prima un po’ di storia: raggiungere tutte le abitazioni (soprattutto quelle più isolate o dei centri più piccoli) con la fibra è estremamente costoso. Infatti mentre l’ADSL utilizzava la stessa tecnologia fisica della linea precedente, la fibra utilizza dei cavi completamente nuovi ottenuti da un materiale diverso.
Questo vuol dire ricreare completamente tutti i collegamenti il che richiede tempo, denaro e causa disagi all’utenza.
Per questo motivo in molti casi si è optato per una forma di compromesso: se da una parte troviamo la soluzione ideale, ovvero la FTTH (Fiber to the Home), la quale permette di ottenere il 100% del potenziale della nostra linea telefonica, dall’altra troviamo la più diffusa FTTC o FTTS (Fiber to the Cabinet o Fiber to the Street).
In questo caso si parla quindi di un collegamento in fibra ottica fino alla cabina più vicina o la strada dove si trova la nostra casa e l’utilizzo della vecchia linea in rame per l’ultimo tratto, il che può voler dire una decina di metri come un centinaio o più.
Chiaramente più questo passaggio da fibra a rame è lontano fisicamente dalla nostra dimora, più la nostra connessione perderà parte dei vantaggi offerti dalla fibra, tra cui la velocità estremamente performante e la stabilità di linea.
Se quindi l’ideale rimane una soluzione di tipo FTTH, la quale può raggiungere anche una velocità di 1Gb/s, questa è molto rara a causa del costo di cablaggio e i disagi associati durante i lavori di attuazione, per questo motivo è molto comune adattarci a una FTTC che rappresenta comunque un passo sostanziale in avanti rispetto al vecchio ADSL.