Come cambiare hosting quando il tuo sito non funziona come dovrebbe? Il processo è lungo e macchinoso o può essere fatto in pochi click? Scopriamolo insieme.
Tutti coloro che hanno un sito Internet o che hanno intenzione di crearlo avranno già sentito il termine hosting: si tratta del servizio che mette a disposizione un server su cui viene “hostato” (ospitato) il sito che abbiamo creato. Nella creazione di un sito i due termini che vengono spesso accostati sono hosting e dominio, di cui parleremo in questo articolo.
Nelle situazioni ideali, la scelta di un provider di hosting avviene solo nella prima fase di realizzazione del nostro sito Internet, talvolta è essenziale cambiarlo in corso d’opera perché ci rendiamo conto che la nostra scelta iniziale si è rivelata essere infelice.
Andiamo quindi a vedere quali sono i tre passaggi da effettuare nel nostro processo su come cambiare hosting.
Come cambiare hosting: Individua il nuovo hosting
Inizia con lo scegliere il nuovo servizio di hosting, questi vengono caratterizzati da un prezzo mensile e da un numero di funzioni e GB di database crescente.
Su Ticinocom, infatti, si parte da un Hosting Casa fino ad arrivare a un Hosting L per le esigenze più alte. Nella scelta del pacchetto che andrai ad acquistare devi tenere di conto di due fattori: il traffico che ti aspetti di ricevere sul tuo sito e il suo scopo.
Un blog personale avrà bisogno di un server meno potente rispetto al sito pubblico di una azienda. Tieni di conto che avrai bisogno anche di un certificato SSL (già incluso nell’hosting di Ticinocom).
Una volta fatta la tua scelta, è arrivato il momento di trasferire il tuo sito.
Come trasferire il sito
Due sono gli elementi che ci interessano durante il trasferimento: i contenuti del sito e il dominio.
Come cambiare hosting una volta acquistato il nuovo spazio per il tuo sito? I dati (articoli, pagine, grafica, ecc.) possono essere trasferiti sia FTP, ovvero il processo ancora utilizzato nel caso in cui non si stia utilizzando un servizio come WordPress, o tramite backup.
WordPress, infatti, che viene utilizzato nella maggior parte dei siti moderni, permette di creare tramite un plugin un proprio backup del sito e caricarlo su un nuovo server. A quel punto non dovremo fare altro che aggiungere plugin e tema originali per poi caricare il backup salvato in locale.
Se questo procedimento è facilissimo da fare, il sistema tramite FTP può essere un po’ più ostico per chi non è particolarmente avvezzo alla gestione di siti web. A meno di non richiedere un aiuto a una persona esperta, quello che sarà necessario fare è scaricare un programma FTP, come ad esempio FileZilla, il quale (una volta settato) ci mostrerà due finestre: da una parte troviamo il vecchio host con i suoi file e dall’altra troviamo il nuovo host (più o meno vuoto). A questo punto potremo scaricare il tutto e ricaricare sul nuovo server.
Infine, sarà necessario effettuare un trasferimento e il collegamento del dominio. Con dominio si intende l’indirizzo web del sito, ovvero www.prova.com.
Il trasferimento è l’atto di trasferire la gestione del tuo vecchio dominio al nuovo provider host: non è obbligatorio ma è consigliabile per poter gestire il tutto in un unico posto.
Con collegamento si intende legare il vecchio dominio al nuovo server, così che gli utenti vedano il nuovo hosting e non il precedente (che quindi cadrà in disuso). Per fare questo dovrai usare i tuoi “nameserver”.
Come è possibile vedere, mentre il trasferimento in sé può essere leggermente complicato come procedimento (anche se oggi si tratta semplicemente di seguire una serie di passaggi), il cambio dell’hosting è un processo veloce e spesso un investimento doveroso per avere un sito performante e professionale.
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