I codici QR sono codici a barre bidimensionali che hanno visto un ampio utilizzo in tutto il mondo, specialmente negli ultimi anni. Nonostante girino da decenni, non sono mai diventati la grande innovazione che le aziende speravano, almeno fino al 2017 quando la Apple, seguita a breve dai sistemi Android, introdusse un aggiornamento che avrebbe permesso di scannerizzare i codici direttamente con la fotocamera del telefono, senza il bisogno di app esterne.
Come funzionano e quali sono i vantaggi
Scannerizzare un QR Code è molto semplice, basta aprire la fotocamera del proprio telefono e inquadrarlo (potrebbe esserci il bisogno di attivare la modalità AR). Verrete subito riportati ai collegamenti legati al QR Code, che possono essere video, siti o informazioni. Se invece si vuole creare un QR Code, lo si può fare tramite applicazioni e servizi specifici, alcuni a pagamento, che recentemente offrono anche la possibilità di rendere il proprio QR Code più attraente, personalizzandone la forma e aggiungendo disegni sullo sfondo o simboli che rendono più chiaro cosa si sta scannerizzando.
Man mano che la presenza dei codici QR si fa sentire, le aziende hanno capito che la loro presenza lascia un profondo impatto sulle campagne pubblicitarie, permettendo ai consumatori di accedere in modo rapido e semplice alle informazioni che cercano, di conseguenza sia le grandi e le piccole imprese possono utilizzarli per creare campagne di marketing creative e stimolanti.
Gli stessi vantaggi valgono anche per i clienti. In un mondo frenetico come quello in cui viviamo oggi i QR Code offrono informazioni rapide e immediate, riuscendo a stare al passo con le persone. Anche quando si tratta di pagamenti, offrono velocità e sicurezza, e l’introduzione dei pagamenti tramite QR Code in molti negozi è stata apprezzata dalle masse, nonostante in alcuni paesi debba ancora trovare una base solida.
Catene come Starbucks permettono di pagare tramite QR Code, accelerando le file, mentre la Nike propone un’esperienza completamente diversa poiché i codici non vengono utilizzati solo in cassa, ma in tutto il negozio. I clienti possono scannerizzare i QR Code vicino ai manichini per farsi portare dai commessi gli indumenti della taglia giusta e provarli e pagarli ovunque vogliano grazie alle numerose stazioni di “instant checkout” presenti nel negozio. Scannerizzando invece i QR Code sulle pareti del negozio possono scaricare rapidamente l’app Nike.
Come già detto in questo articolo, l’app svizzera Twint permette ai suoi utenti di pagare al parchimetro semplicemente scannerizzando un QR Code, rendendo l’operazione semplice e rapida, rimborsando al cliente anche la differenza di prezzo in caso lasciasse in anticipo il parcheggio.
Anche l’app PayPal permette di pagare tramite QR Code, basti trovare un negozio in grado di accettare quel tipo di pagamento. Una volta scannerizzato il codice e digitato l’importo da pagare basterà mostrare alla cassa la conferma di pagamento.
Anche i social network come Facebook e Instagram hanno implementato questo mezzo a risposta rapida, e grazie ai codici QR, che puoi generare direttamente sulla piattaforma, è diventato facilissimo indirizzare colleghi, amici e familiare alle tue pagine.
Tornando a parlare d’informazioni immediate, molte aziende, specialmente nel settore culinario, hanno cominciato a inserire i QR Code sul retro delle loro confezioni, in modo che i clienti possano scoprire in modo più approfondito quali ingredienti contenga.
Coronavirus e QR Code
La crisi causata dal Coronavirus ha visto nascere nuovi utilizzi per i QR Code in più parti del mondo, in particolar modo in Cina, che commissionò ai suoi due giganti dell’internet, Alibaba e Tencent, di ospitare i sistemi di codice sanitario sulle loro due grandi app, ovvero WeChat e Alipay. Dopo aver inserito le informazioni richieste, ogni utente riceveva un QR Code, che gli avrebbe permesso (o negato) l’accesso in vari locali delle città. Un QR Code rosso avrebbe comportato una quarantena di 14 giorni, quello ambra una quarantena di 7 giorni e infine quello verde permette la libera circolazione.
Qui in Italia i QR Code hanno trovato nuova linfa vitale nei ristoranti. Con l’impossibilità di mettere a tavola un menù cartaceo che non sia usa e getta, molti locali (anche per evitare gli sprechi) offrono ai clienti un codice da scanerizzare che permette di visualizzare il menù comodamente dal proprio smartphone.
Nuove alternative
Ovviamente i QR Code non sono l’unica tecnologia di questo tipo, e molte aziende stanno proponendo e sperimentando nuove alternative.
La prima è sicuramente la tecnologia NFC (Near-Field Communication), che offre una connettività senza fili a corto raggio ed è stata sviluppata congiuntamente da Philips, LG, Samsung e Nokia. Viene utilizzata soprattutto per i pagamenti “contactless”, trasformando lo smartphone in una sorta di portafoglio elettronico. Sta raggiungendo successo anche in Italia, grazie alla diffusione di servizi come Google Pay, Apple Pay e Samsung Pay e l’app mobile di PayPal. Come già discusso nel nostro articolo sui pagamenti online, i servizi come PayPal possono essere collegati a vari metodi di pagamento, come carte di credito, di debito e prepagate.
Il geofence invece, ovvero un perimetro virtuale associato a un’area geografica del mondo reale, prevede l’utilizzo di dispositivi in grado di determinare la propria posizione. È utilizzato principalmente a scopo commerciale, come per il geo-marketing, ma anche per soluzioni di parental control e in generale per informazioni sulla sicurezza pubblica. Un celebre caso fu quello in cui la catena Burger King offrì dei panini al prezzo stracciato di un penny solo se ordinati nei pressi di un McDonald.
In conclusione, la rinnovata presenza nella vita quotidiana dei QR Code, e le condizioni favorevoli al loro sviluppo, non faranno altro che aumentare la loro popolarità e magari, col passare del tempo, salteranno fuori modi di usarli sempre più innovativi.
Aggiungiamo anche che abbiamo sviluppato un tool gratuito per creare codici QR!