Chi ha inventato la lampadina? Sembra una domanda retorica dato quanto diamo per scontata la luce nelle nostre case, ma dove saremmo oggi senza la nostra cara e vecchia lampadina?
Sebbene nel corso del tempo questa abbia dovuto combattere per la nostra attenzione in tutte le sue forme (dalla lampadina a incandescenza fino a quella a neon), la lampadina rimane la nostra fedele alleata durante le lunghe notti invernali.
Per questo motivo è nostro dovere riservare uno spazio anche a questa invenzione, andando a vedere insieme chi ha inventato la lampadina e quale storia si trova alle sue spalle.
Parliamo di un percorso lungo, che ha origine nel 1802.
Chi ha inventato la lampadina?
Non ci stancheremo mai di ripetere questo mantra: dietro le grandi invenzioni raramente c’è un’unica grande mente, ma piuttosto lo sforzo collettivo di uomini e donne che hanno contribuito alla scoperta.
Sebbene si debba attendere fino al 1880 per l’invenzione ufficiale della prima lampadina a incandescenza (e utilizzare il termine ufficiale è doveroso in questo caso), i primi pilastri verso questa invenzione sono datati 80 anni prima.
Humphrey Davy, nel 1802, mostra al mondo il funzionamento di una lampada ad arco in aria atmosferica: l’invenzione del chimico sarebbe stata utilizzata nell’illuminazione pubblica e nei proiettori fino alla seconda guerra mondiale e viene utilizzata anche oggi, utilizzando il gas xeno.
Altri anni e nomi seguono quello di Davy, tra cui quello di Henry Woodward, un inventore canadese che per molti andrebbe considerato come il vero padre della lampadina a incandescenza.
Woodward, infatti, era riuscito a ottenere un brevetto per la sua lampadina (che sfruttava un tubo pieno di nitrogeno e un pezzo di carbonio unito a due fili) nel 1874. In seguito vendette il brevetto americano a Thomas Edison, che oggi viene considerato ufficialmente l’inventore della lampadina (e di molte altre cose, avendo avuto al suo attivo ben 1093 brevetti).
Ma c’è un altro nome da ricordare nella storia della lampadina a incandescenza. Un nome che porta con sé una storia molto simile a quella di Meucci, di cui abbiamo parlato nell’articolo dedicato all’invenzione del telefono.
Stiamo parlando di Alessandro Cruto.
L’inventore italiano e la lampadina
Era il 1879, un anno prima che Thomas Edison brevettasse la sua lampadina, e Alessandro Cruto realizza una lampadina a incandescenza con una durata di 500 ore di utilizzo (ben superiori alle 40 raggiunte prototipo proposto da Edison qualche mese prima) e che emetteva una luce più bianca rispetto alle alternative.
Un risultato sicuramente straordinario dovuto alla lunga esperienza che Cruto aveva ottenuto nel campo del carbonio, ma anche in questo caso non ebbe fortuna.
Come il contemporaneo Meucci, infatti, anche Cruto dovette scontrarsi con la mancanza di investitori e non acquisì il brevetto che venne preso da Edison l’anno dopo, sebbene il suo progetto ebbe molto successo e la fabbrica che creò producesse 1000 lampadine al giorno (nel 1927 venne acquistata dalla Philips).
Un successo temporaneo, in quanto tutti noi conosciamo Edison, ma quasi nessuno ricorda il povero Alessandro Cruto.
Il curioso caso di Joseph Wilson Swan
Una giusta nota di menzione va anche all’inventore inglese Joseph Wilson Swan che potrebbe essere una risposta corretta alla domanda: “Chi ha inventato la lampadina?”.
Infatti Swan ottenne il brevetto per la lampadina a incandescenza dopo aver fatto degli esperimenti con il carbonio, nello stesso anno in cui Edison ottenne il suo di brevetto.
Grande fu lo sconcerto di Swan nel constatare che Edison aveva brevettato una lampadina simile alla sua, sebbene i loro lavori vennero uniti sotto la fabbrica “Edison and Swan Electric Light Company”.
Sebbene Swan non venga ricordato come il padre dell’invenzione, vinse la medaglia Hughes, un premio di rinomato valore nel mondo della scienza che avrebbe poi premiato personaggio come Alexander Graham Bell e Stephen Hawking.
Una storia quindi complessa e variegata, ma è grazie allo sforzo di tutti questi uomini se oggi possiamo godere della lampadina a incandescenza e delle sue evoluzioni, di cui parleremo in un altro articolo.