Smart working: come proteggerci da cyber attacchi

Smart working: come proteggerci da cyber attacchi

Molti di noi  nelle scorse settimane  si saranno resi conto che le infrastrutture tecnologiche per le comunicazioni, che abbiamo sempre dato per scontato, siano adesso di importanza cruciale nella vita di tutti i giorni. Abbiamo bisogno di una connessione affidabile e sicura per rimanere in contatto con amici, familiari e colleghi. Ne abbiamo bisogno per guardare video in streaming e per il nostro intrattenimento. Ne abbiamo bisogno per navigare su internet, collaborare con i nostri colleghi e accedere ai server dell’azienda per cui lavoriamo.

In realtà, ovviamente, è sempre stato così. La differenza adesso— nella nostra ‘nuova realtà’— è che dobbiamo occuparcene mentre lavoriamo da casa. Mentre le aziende hanno già robuste misure di protezione contro i cyber attacchi, la maggior parte dei dipendenti non ha lo stesso livello di protezione a casa.

In un tipico ufficio ci sono probabilmente diversi PC desktop, laptop e magari anche alcuni dispositivi per videoconferenze collegati ad una rete, che implementano le politiche di sicurezza informatica aziendali. Naturalmente, questo tipo di configurazione non esiste in un’ambiente domestico.

Alcuni impiegati avranno laptop, smartphone, speakers, citofoni, luci, fotocamere, frigoriferi, macchine del caffè, TV, termostati e una miriade sempre in aumento di dispositivi Smart Home connessi ad una rete. A differenza di un’ambiente professionale, non c’è nessun apparente bisogno di avere gli stessi meccanismi di difesa che si hanno invece in un ufficio.

Il risultato? Impiegati, business, e tutti i dati che risiedono in un computer appartenente ad una rete aziendale sono sempre più esposti alla minaccia di hacker e alla violazione di dati sensibili. Il momento che stiamo vivendo può essere difficile per molti business, ma ciò non significa che dovremmo trascurare la sicurezza digitale.

Con un gran numero di persone che adesso lavorano da casa— e che probabilmente continueranno a farlo anche dopo un ritorno alla normalità— quali sono i cyber attacchi di cui dovremmo essere a conoscenza? Come affrontarli, e che tipo di cambiamenti comportamentali e tecnologici dovranno essere implementati dalle aziende?

Minacce dello smart working

Non dobbiamo stupirci se i tentativi di phishing sono aumentati durante gli ultimi mesi, in cui gli hackers si sono approfittati del maggior numero di persone che lavorano da casa. Specialmente durante il periodo tra la fine di gennaio fino a marzo sono stati rilevati numerosi tentativi di phishing tramite email con contenuti relativi al coronavirus.

Lavorando da casa, gli impiegati hanno maggiori probabilità di aprire e-mail personali e di visitare siti web che nulla hanno a che vedere con il lavoro. Ciò può portare anche ad un aumento nell’apertura di e-mail sospette inviate all’indirizzo di posta aziendale, senza però avere la possibilità di essere verificate da colleghi o filtrate dall’IT team di un’azienda. Oltre a queste minacce si aggiungono i tentativi da parte di hackers di sfruttare la pandemia, organizzando finti siti web per raccolte di fondi e contattando i contagiati fingendo di far parte dei servizi di sanità pubblica.

Possiamo aspettarci una crescita del numero di attacchi effettuati direttamente via Internet attraverso router non configurati correttamente e non sicuri. Oltre agli attacchi eseguiti tramite dispositivi connessi alla Smart Home, come quelli elencati prima. Con l’aumento delle persone a casa durante la giornata, molti di questi dispositivi saranno accesi ed in uso, aumentando le possibilità di un possibile attacco da parte di un hacker che sfrutti queste debolezze come punto d’ingresso ad un network.

Hacker all’opera

Di solito, gli attacchi con le tattiche di cui abbiamo parlato sono finalizzati all’ottenimento di informazioni sensibili come le nostre finanze personali. Ma adesso c’è anche un altro movente: la possibilità di accedere ai dati di un’azienda, tramite il laptop degli impiegati che sono connessi ai server aziendali dalle proprie reti domestiche per motivi di smart-working.

Sia le aziende che i consumatori rischiano un significativo danno economico dall’attacco di questi hacker. Per le aziende a ciò si aggiunge anche il rischio di danneggiare i propri clienti e partner, oltre al danno d’immagine.

Tuttavia, ci sono modi di prevenire questi cyber attacchi; proteggendo gli impiegati che lavorano da casa e mettendo al sicuro le reti aziendali minacciate dagli hacker. Investire in corsi di formazione per gli impiegati e sicurezza informatica è un’ottima idea per proteggere le aziende e i loro dipendenti.

Un approccio smart per dispositivi smart

Molte delle soluzioni per migliorare la sicurezza informatica sono semplici, di rapida attuazione e spesso gratuite. Educare i propri impiegati sulle migliori pratiche di cyber sicurezza dovrebbe essere il primo passo di tutte le aziende. Così come l’aggiornare le politiche di sicurezza aziendale per adattarle alla transizione dal lavoro d’ufficio allo smart working.

Tra le linee guide per gli impiegati si dovrebbe raccomandare l’utilizzo di password per i dispositivi Smart Home, così come il mantenere i software e sistemi operativi aggiornati. Troppo spesso questi aggiornamenti vengono ignorati, ma sono fondamentali per proteggere gli impiegati e quindi le reti aziendali.

Per rendere un’azienda a prova di cyber attacchi sono necessarie buone pratiche di sicurezza, in aggiunta all’impegno a mantenere i vari dispositivi aziendali aggiornati ed in perfetto ordine. In questo momento, in cui sempre più persone lavorano da casa, le aziende e gli esperti di IT devono assicurarsi che queste pratiche si estendano dall’ufficio agli ambienti domestici. L’utilizzo di soluzioni di facile applicazione e lo sforzo da parte degli impiegati, possono aiutare a rendere più sicuri i network aziendali e domestici, riducendo la minaccia di cyber attacchi.


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Federico Fiorillo è un content writer Toscano che vive nelle Alpi svizzere. Laureato in architettura ed appassionato di viaggi, ama scrivere articoli su tecnologia, lifestyle ed outdoor. Ispirato da uno stile di vita alternativo, tra le sue passioni ci sono fotografia, yoga, snowboard ed escursionismo.

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